Argus pianta nuovi semi

Argus pianta nuovi semi: su un’area di quasi 5mila metri quadri sorgerà un nuovo stabilimento. E’ stato siglato il 10 marzo, nello studio notarile Pisapia di Trieste, l’accordo tra Coselag (Consorzio di Sviluppo Economico Locale dell’Area Giuliana ) e Argus Security per l’acquisto del terreno dove verrà eretto l’ampliamento dell’azienda di Muggia specializzata in sistemi di rilevazione incendi.

Per suggellare l’accordo tra i due enti, hanno firmato Sandra Primiceri, vicepresidente di Coselag e Giorgio Koursaris Amministratore Delegato di Argus Security srl.

Il bando di vendita per asta pubblica è uscito a novembre 2021: «Abbiamo inoltrato la domanda i primi di dicembre – ripercorre Koursaris –  L’aggiudicazione è arrivata a febbraio. La progettazione della nuova fabbrica prende in esame l’ampliamento della sede di Argus Security, in via del Canneto n. 14 con la realizzazione di un nuovo edificio nel lotto fronteggiante, al di là della strada di via del Canneto». 

Il terreno è stato acquistato a 500mila euro: «Ovviamente questo è solo il costo del terreno, ma l’investimento sarà molto più alto – specifica l’Amministratore Delegato – L’area interessata dall’intervento è una zona produttiva artigianale e industriale che, pur essendo ambito industriale, è inserita in un contesto tutelato dal punto di vista ambientale, essendo a poca distanza dall’area dei laghetti delle Noghere alle spalle del Rio Ospo».

Il progetto si basa sul concetto di “fabbrica green”: «Abbiamo come obiettivo aziendale di ottenere la certificazione per la sostenibilità ambientale ISO14000, sia per l’attuale sede produttiva che quella che andremo a realizzare – specifica Koursaris – Puntiamo a voler realizzare un involucro con prestazioni energetiche elevate, sia ottimizzando l’isolamento dell’edifico che installando sulla copertura della fabbrica pannelli fotovoltaici performanti e utilizzando un impianto geotermico». 

Il progetto consiste nell’ideazione di un fabbricato caratterizzato da due volumi, una piastra ed una torre: «Gli spazi del nuovo manufatto prevedono un’ampia area destinata a magazzino, la nuova distribuzione dell’area produzione e la realizzazione di servizi e uffici con accesso ad un’area verde – anticipa Koursaris – Architettonicamente, il manufatto sarà caratterizzato da ampie coperture verdi in parte integrate all’interno degli spazi adibiti ad uffici e fruibili dalla struttura come aree di svago e di relazione. Sarà realizzato anche un giardino pensile sia internamente che esternamente alla struttura, perché crediamo fortemente nell’impatto positivo che un ambiente verdeggiante dà a chi ci lavora».

Un edificio che punta all’autonomia energetica: «L’impianto fotovoltaico trasformerà l’energia solare in energia elettrica permettendo un concreto risparmio e una drastica riduzione delle emissioni inquinanti – continua il manager – All’occorrenza questa energia elettrica potrà essere accantonata in appositi sistemi di accumulo oppure immessa nella rete pubblica». 

Meno consumi, ma più investimenti: «L’intento è di realizzare un edificio produttivo radicato nel suo contesto di area industriale, ma che offra all’ambiente circostante un edificio il più possibile “green” grazie all’utilizzo di fonti rinnovabili, ma anche all’inserimento di aree e spazi verdi che mitigano visivamente l’impatto della costruzione di un nuovo edificio industriale – conclude Koursaris – Questi investimenti andranno a beneficio anche del territorio giuliano. Questo aumento degli spazi sarà sia per la produzione che per gli uffici, con una conseguente necessità di nuove assunzioni».

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